In questo ultimo mese non si è fatto altro che parlare del dinamico duo Max Pezzali – Mauro Repetto e del grande successo della serie tv “Hanno ucciso l’Uomo Ragno – La leggendaria storia degli 883”, un fenomeno che ha riacceso tanti ricordi a chi gli anni 90 li ha vissuti e sta facendo conoscere le canzoni a chi invece non era ancora nato in quella decade.
Si vanno a recuperare i successi che hanno segnato (nel bene e nel male) gli anni 90 (e oltre) degli 883, si scava nelle curiosità: dalle discoteche (come il “Celebrità” di una loro celebre canzone) e nei marchi storici presenti nella serie tv come il mitico motorino “Piaggio Si” e i jeans “Roy Rogers”.
In tanta ricerca storica riemerge anche il film “jolly Blu”, un tentativo di trasferire su pellicola i lavori e il messaggio degli 883 in un periodo di successo massimo per la band. La canzone del 1992 che dà titolo alla pellicola fu scritta insieme all’allora membro Mauro Repetto, uscito dalla band nel 1994 e quindi assente nel lungometraggio.
Uscito nel 1998, quando viene pubblicato l’album “La dura legge del gol!”, che conferma l’ottimo andamento di vendite e di gradimento di pubblico, seguito da lì a poco dal best of, “Gli anni”. Claudio Cecchetto e il regista Stefano Salvati sviluppano il progetto per questo film che (almeno) sulla carta è un omaggio a quelle pellicole con protagonisti cantanti famosi i cui titoli riprendevano molto spesso quello della canzone di successo del periodo. Si scimmiottano così i “musicarelli”, genere di film usciti negli anni ’50, utili per lo più a supportare le uscite discografiche degli artisti e far accrescere l’interesse verso i fan.
Il film uscì il 6 novembre 1998 in sole 15 sale italiane (e già questo dovrebbe essere per voi un campanello di allarme) per diventare successivamente disponibile per il mercato home video, acquistato per lo più dai fan degli 883.
Il titolo della pellicola, ispirato alla canzone omonima degli 883, cambia le carte in tavola, anche perché in origine il “Jolly Blu” era una sala giochi (quella di Cisco nella serie tv per intenderci), ma nel film diventa un semplice bar frequentato da personaggi alquanto strambi e originali. Diretto da Stefano Salvati, famoso soprattutto per la sua regia di video musicali, da Zucchero Fornaciari fino a Sting. Ha diretto anche i videoclip di tanti successi degli 883, come “Nord sud ovest est”, “Come mai” e “Rotta per casa di Dio”.
La trama del film? Max (Pezzali) tenta di salvare dalla bancarotta l’adorato bar “Jolly Blu”, storico luogo di ritrovo della compagnia di amici più cari. Durante una festa organizzata per raccogliere fondi, le sue doti canore non passano inosservate: Max si butterà in un’avventura discografica che si trasformerà in un sogno a occhi aperti. Il cantante comincia ad avere successo, riesce a registrare un album e a diventare famoso. A questo punto il “Jolly Blu” dovrebbe essere salvo…
Tutte le caratteristiche che abbiamo amato nella serie tv targata Sky sono presenti anche nella pellicola e non ne manca una all’appello: la provincia, il bar, le ragazze, la discoteca, la musica, le uscite con gli amici.
Il risultato del film? Trash e amatoriale sotto tutti i punti di vista, a partire dalla banale sceneggiatura fino alle scarse prove recitative di tutto il cast. Max Pezzali è affiancato da Alessia Merz, Sabrina Salerno, Natalia Estrada e Jovanotti che, nonostante la loro presenza e buona volontà, non salvano la pellicola.
Jolly Blu è un mega videoclip di 90 minuti, dove le canzoni si alternano a storie di amicizia, amore e gioia, in puro stile 883. “Jolly Blu” è un film dedicato quasi esclusivamente agli estimatori di Max Pezzali, che faticheranno comunque a terminare la visione.
Ma diciamoci la verità, sicuramente “Jolly Blu” è un film che non passerà alla storia come capolavoro, ma se volete scoprire uno dei tasselli del puzzle chiamato 883, magari dopo aver visto la serie tv, vi risulterà comunque un’esperienza leggera e rilassante, risultando anche sufficientemente divertente (anche se involontariamente). Perfetto da guardare dopo una stressante e lunga giornata lavorativa.