“Beautiful”. Ovvero, una sorta di dinastia televisiva. Ci hanno visto lungo i fratelli Bell quando hanno dato vita alla loro creatura artistica più longeva. Già. Perché le vicende della famiglia Forrester (e di tutti gli altri) si rincorrono sul grande schermo dal 1987 (in Italia, invece, la Serie è arrivata il 4 giugno del 1990 su Rai 2 e quattro anni dopo su Canale 5). Quasi un’era geologica.
Non è certo un caso se la soap in questione venga trasmessa in circa 100 Paesi e sia la più seguita in tutto il mondo, con 300 milioni di telespettatori ogni giorno. Già. Perché a pensarci bene, “Beautiful” non è altro che il trionfo della semplicità.
Anche se al netto dello sfarzo, del glamour, degli errori (a volte, “orrori”) di trama. Accessibile quanto basta, però, per accalappiarsi le simpatie di un’ampia fetta di telespettatori.
Detto ciò, il mio primissimo ricordo di “Beautiful” (“The Bold and the Beautiful” il titolo originale) sarà legato per sempre al volto dell’attrice che interpretava Caroline Spencer, (prima) moglie di un protagonista assoluto quale era ed è Ridge Forrester (all’epoca interpretato dal caro vecchio Ron Moss).
Ecco. Caroline con la sua bellezza prettamente americana – bionda, sorridente, alla moda – è stata la mia prima infatuazione platonica per un personaggio del piccolo schermo.
Non scenderò nei dettagli della trama – anche perché chi segue assiduamente la Soap li conoscerà meglio di me – ma Caroline a fine anni Ottanta rappresentava uno dei personaggi-chiave di “Beautiful”. E così Eric, Stephanie, Sheila, Taylor, la divina Sally Spectra, Brooke. Quest’ultima, ne sono certo, avrà fatto litigare milioni di famiglie italiane con le sue condotte sentimentali non sempre limpidissime. Va da sè, naturalmente, che tagliare la celeberrima “Logan” dalle dinamiche della soap significherebbe rinunciare all’ottanta per cento della trama.
Ve la butto lì: essendo un amante dei villain un po’ stronzetti ma fondamentalmente tragicomici, uno dei miei personaggi preferiti era tale Deacon Sharpe, forse perché interpretato da uno degli attori di quel piccolo capolavoro che rispondeva al nome di “Karate Kid” (Sean Kanan).
Insomma, all’interno di “Beautiful” vi sono sempre state squintalate di universi paralleli che si intrecciavano fra loro come scatole cinesi. La Serie, nel corso degli anni, ha conquistato ben 31 Daytime Emmy Awards, di cui 3 consecutivi come Miglior serie drammatica del daytime (nel 2009, 2010 e 2011). Mica pizza e fichi. Io, però, mi son fermato al viso di Caroline (dell’allora giovanissima Joanna Johnson) e al suo look Anni 80.