I Massive Attack sono emersi dalla vivace scena musicale di Bristol negli anni ’90, diventando i pionieri indiscussi del genere trip-hop.
Con la loro fusione unica di elettronica, dub, soul e hip-hop, hanno ridefinito i confini della musica contemporanea e influenzato innumerevoli artisti.
Blue Lines (1991)
Il loro album di debutto ha rappresentato una vera e propria rivoluzione nel panorama musicale. “Blue Lines” ha introdotto il mondo al cosiddetto “Bristol sound”, una fusione di elementi apparentemente disparati che ha dato vita a qualcosa di completamente nuovo. Brani come “Unfinished Sympathy” con la voce sublime di Shara Nelson e “Safe From Harm” hanno dimostrato la capacità del collettivo di unire ritmi hip-hop con atmosfere eteree e cinematografiche.
Il gruppo, formato inizialmente da Robert “3D” Del Naja, Grant “Daddy G” Marshall e Andrew “Mushroom” Vowles, ha saputo circondarsi di collaboratori straordinari, creando un’opera che sfuggiva a qualsiasi classificazione tradizionale. “Blue Lines” rimane un pilastro della musica elettronica, un album che ha saputo unire l’underground con l’accessibilità pop.
Protection (1994)
Il secondo album dei Massive Attack ha consolidato la loro reputazione di innovatori. “Protection” ha visto l’aggiunta della voce di Tracey Thorn degli Everything But The Girl nel brano omonimo, una delle loro collaborazioni più celebri. L’album ha mostrato un’evoluzione del loro suono, mantenendo l’essenza del trip-hop ma esplorando territori più jazzati e sofisticati.
Brani come “Karmacoma” e “Three” hanno evidenziato la capacità del gruppo di creare paesaggi sonori complessi e stratificati. Inoltre, “Protection” ha visto anche la collaborazione con il produttore Mad Professor, che ne ha realizzato una versione dub intitolata “No Protection”, ampliando ulteriormente la portata artistica dell’opera.
Mezzanine (1998)
Con “Mezzanine”, i Massive Attack hanno compiuto un’ulteriore evoluzione, abbracciando sonorità più oscure e industriali. Questo album, considerato da molti il loro capolavoro, ha segnato anche l’inizio delle tensioni interne che avrebbero portato Vowles a lasciare il gruppo.
“Teardrop”, con la voce eterea di Elizabeth Fraser dei Cocteau Twins, è diventato uno dei loro brani più iconici. L’album è caratterizzato da un’atmosfera claustrofobica e da una tensione costante, evidente in tracce come “Angel” e “Inertia Creeps”. “Mezzanine” ha rappresentato la perfetta chiusura del decennio per il gruppo, un’opera ambiziosa che ha spinto il trip-hop verso nuove frontiere, incorporando elementi di rock e post-punk.
L’influenza dei Massive Attack negli anni ’90 va ben oltre questi tre album. Il loro approccio innovativo alla produzione musicale, l’uso pionieristico del campionamento e la loro estetica visiva distintiva hanno lasciato un’impronta indelebile nella cultura contemporanea. La loro musica ha fatto da colonna sonora a un’intera generazione, definendo il suono di un decennio di trasformazioni e sperimentazioni.
Il loro impatto si misura anche nelle innumerevoli collaborazioni con artisti provenienti da background diversi, creando un collettivo musicale fluido e in continua evoluzione, capace di reinventarsi pur mantenendo una riconoscibile identità sonora.